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Escursioni su Monte Catalfano e solunto

Il sentiero delle orchidee

​​Punto di partenza ed arrivo: Mongerbino; Lunghezza del percosso: 4 Km circa

Quota di partenza: 34 m slm; Quota massima: 376 m slm

tempo di percorrenza: 3 ore

Il percorso parte da C.da Mongerbino e sale fino alla cima di Monte Catalfano per ridiscendere al punto di partenza. Esso nel periodo primaverile (Marzo-Aprile) permette di conoscere e studiare molte delle numerose specie presenti sul Monte. Lungo il percorso si gode inoltre di spendidi panorami sul tratto di costa tirrenica che va da Capo Gallo alla Rocca di Cefalù.

Il sentiero delle grotte

​​Punto di partenza ed arrivo: Mongerbino; Lunghezza del percorso: 4,5 Km circa

Quota di partenza: 35 m slm; Quota massima: 314 m slm

Tempo di percorrenza: 3,5 ore circa

il sentiero parte sempre da Mongerbino e sale su cozzo San Pietro. Lungo il percorso si visitano le grotte marine più caratteristiche del Monte (Grotta dell'Eremita, Grotta del Pellegrino,...). Con la necessaria attrezzatura si potrà scendere allo Zubbio di Cozzo san Pietro e godere dei suoi affascinanti fenomeni carsici.

Una passeggiata nel tempo, la "Cittadella di Solunto" 

​Punto di partenza ed arrivo: Antiquarium;

Lunghezza del percosso: 1 Km circa

Quota di partenza: 143 m slm; Quota massima: 204 m slm

Tempo di percorrenza: 2 ore circa

Il nostro percorso parte dall'ingresso dell'area archeologica di solunto, e permette di vivere per intero il fascino dell'antica città ellenistico-romana. Un viaggio nello spazio e nel tempo per cui ci si trova catapultati a quasi 2500 anni fa. Il percorso fa conoscere l'impianto urbano della città (cosiddetto ippodameo) con la sua rete di vie incrociate ad angolo retto a formare regolari isolati (insulae).

Entriamo subito nell'atmosfera della città percorrendo l'asse viario principale (plateiaia) orientata in senso NE-SO nota anche come "via dell'Agorà", incontrando i luoghi più significativi dell'area archeologica come l'edificio detto gimnasium, la cosiddetta casa "di Leda" chiamata così per il soggetto raffigurato sulle pareti di uno dei suoi ambienti, l'area sacra con il famoso altare a tre betili. 

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